Boca Doc

Documento
Regione

Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali
DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE COMPETITIVE,
DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE, IPPICHE E DELLA PESCA
DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ AGROALIMENTARE E DELL’IPPICA
UFFICIO PQAI IV
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEI VINI A DENOMINAZIONE DI ORIGINE
CONTROLLATA "BOCA"
Decisione di approvazione o modifica Pubblicazione
Approvato con DPR 18.07.69 GU 226 - 05.09.69
Modificato con DM 23.04.08 GU 116 - 19.05.08
Modificato con DM 04.06.2010 GU 145 - 24.06.2010
Modificato con DM 30.11.2011 G.U. 295 – 20.12.2011
Sito ufficiale Mipaaf - Qualità - Vini DOP e IGP
Modificato con D.M. 12.07.2013 Sito ufficiale Mipaaf - Qualità - Vini DOP e IGP
(concernente correzione dei disciplinari)
Modificato con D.M. 07.03.2014 Sito ufficiale Mipaaf - Qualità - Vini DOP e IGP
Articolo. 1
Denominazione e vini

  1. La denominazione di origine controllata "Boca" è riservata ai vini rossi che rispondono alle
    condizioni ed ai requisiti prescritti dal presente disciplinare di produzione, per le seguenti tipologie
    e menzioni:
    "Boca"
    "Boca" riserva.
    Articolo 2
    Base ampelografica
  2. I vini "Boca" e "Boca" riserva devono essere ottenuti dalle uve provenienti, nell’ambito
    aziendale, dai seguenti vitigni nella proporzione appresso indicata:
    Nebbiolo (Spanna) :dal 70% al 90%;
    Vespolina e Uva rara (Bonarda novarese): da sole o congiuntamente dal 10% fino al 30%.
    Articolo 3
    Zona di produzione delle uve
  3. Le uve devono essere prodotte nella zona di produzione appresso indicata che comprende in tutto
    il territorio comunale di Boca, in parte quello di Maggiora, Cavallirio, Prato Sesia e Grignasco. Per
    1
    questi ultimi con l’esclusione dei territori a sud della strada provinciale Borgomanero – Prato Sesia
    e a ovest della strada provinciale della Valsesia.
    Articolo 4
    Norme per la viticoltura
    1.Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti destinati alla produzione dei vini "Boca" e
    “Boca” riserva devono essere quelle tradizionali della zona e, comunque, atte a conferire alle uve e
    al vino le specifiche caratteristiche di qualità.
  4. In particolare le condizioni di coltura dei vigneti devono rispondere ai requisiti esposti ai punti
    che seguono:
    -terreni: argillosi, rocciosi, limosi, sabbiosi e loro eventuali combinazioni;
    -giacitura: collinare. Sono da escludere i terreni di fondovalle, umidi, e non sufficientemente
    soleggiati;
    -altitudine: non inferiore a metri 300 s.l.m. e non superiore a metri 550 s.l.m. ;
    -esposizione: adatta ad assicurare un'idonea maturazione delle uve, con l’esclusione dei terreni
    esposti a nord;
    -densità d'impianto: quelle generalmente usate in funzione delle caratteristiche peculiari delle uve e
    del vino. I vigneti oggetto di nuova iscrizione o di reimpianto dovranno essere composti da un
    numero di ceppi ad ettaro, calcolati sul sesto d'impianto, non inferiore a 3.000;
    -forme di allevamento e sistemi di potatura: devono essere quelli generalmente usati e comunque
    atti a non modificare le caratteristiche delle uve e dei vini;
  • è vietata ogni pratica di forzatura.
  1. Le rese massime di uva ad ettaro di vigneto in coltura specializzata per la produzione dei vini di
    cui all'art. 1 ed i titoli alcolometrici volumici minimi naturali delle relative uve destinate alla
    vinificazione devono essere rispettivamente le seguenti:
    Vini resa uva Titolo alc.
    t/ha Vol. nat.
    minimo
    “Boca” 8,00 11,50% vol
    “Boca” riserva 8,00 12,00% vol
    Le denominazioni di origine controllata “Boca” e "Boca" riserva possono essere accompagnate
    dalla menzione aggiuntiva “vigna” seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale, purchè i
    vigneti abbiano un età di impianto di almeno 7 anni. La produzione consentita per la menzione
    “vigna”, dal settimo anno di impianto in poi, é:
    Vini resa uva Titolo alc.
    t/ha Vol. nat.
    minimo
    “Boca” 7,20 12,00% vol
    “Boca” riserva 7,20 12,50% vol
    Nelle annate favorevoli, i quantitativi di uva ottenuti e da destinare alla produzione del vino a
    denominazione di origine controllata "Boca" devono essere riportati nel limite di cui sopra purché la
    produzione globale non superi del 20% il limite medesimo, fermo restando i limiti resa uva/vino per
    i quantitativi di cui trattasi.
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  2. In caso di annata sfavorevole, la Regione Piemonte fissa una resa inferiore a quella prevista dal
    presente disciplinare - anche differenziata - nell'ambito della zona di produzione di cui all'art. 3.
  3. I conduttori interessati che prevedano di ottenere una resa maggiore rispetto a quella fissata dalla
    Regione Piemonte, ma non superiore a quella fissata dal precedente punto 3, dovranno
    tempestivamente, e comunque almeno 5 giorni prima della data d'inizio della propria vendemmia,
    segnalare, indicando tale data, la stima della maggiore resa, mediante lettera raccomandata agli
    organi competenti per territorio preposti al controllo, per consentire gli opportuni accertamenti da
    parte degli stessi.
  4. Nell'ambito della resa massima fissata in questo articolo, la Regione Piemonte su proposta del
    Consorzio di Tutela può fissare i limiti massimi di uva rivendicabile per ettaro inferiori a quello
    previsto dal presente disciplinare in rapporto alla necessità di conseguire un miglior equilibrio di
    mercato.
    In questo caso non si applicano le disposizioni di cui al comma 5.
    Articolo 5
    Norme per la vinificazione
  5. Le operazioni di vinificazione, di invecchiamento obbligatorio e di imbottigliamento per i vini
    "Boca" , “Boca” Riserva devono essere effettuati nell'intero territorio dei seguenti comuni:
    Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Cavaglietto, Cavaglio d'Agogna, Cavallirio,
    Cressa, Cureggio, Fara Novarese, Fontaneto d'Agogna, Gattico, Ghemme, Grignasco, Maggiora,
    Marano Ticino, Mezzomerico, Oleggio, Prato Sesia, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vaprio
    d'Agogna , Veruno e Agrate Conturbia , tutti in provincia di Novara.
    Gattinara, Roasio, Lozzolo, Serravalle Sesia tutti in provincia di Vercelli;
    Lessona, Masserano, Brusnengo, Curino, Villa del Bosco, Sostegno, Cossato, Mottalciata, Candelo,
    Quaregna, Cerreto Castello, Valdengo e Vigliano Biellese tutti in provincia di Biella
    Conformemente all’articolo 8 del Reg. CE n. 607/2009, l’imbottigliamento o il condizionamento
    deve aver luogo nella predetta zona geografica delimitata per salvaguardare la qualità ,garantire
    l’origine e assicurare l’efficacia dei controlli.
    A salvaguardia dei diritti precostituiti dei soggetti che tradizionalmente hanno effettuato
    l’imbottigliamento al di fuori dell’area di produzione delimitata, sono previste autorizzazioni
    individuali alle condizioni di cui all’articolo 10, comma 3 e 4 del decreto legislativo n. 61/2010.
  6. La resa massima dell'uva in vino finito non dovrà essere superiore a:
    Vini resa Produzione
    uva/vino max di vino
    “Boca” 70% 5.600
    “Boca” riserva 70% 5.600
    Per l’impiego della menzione “vigna”, fermo restando la resa percentuale massima uva-vino di cui
    al paragrafo sopra, la produzione massima di vino l/ha ottenibile è determinata in base alle rese uva
    t/ha di cui all’art. 4 punto 3.
    Qualora tale resa superi la percentuale sopraindicata, ma non oltre il 75% l'eccedenza non ha diritto
    alla denominazione d’origine controllata; oltre detto limite percentuale decade il diritto alla
    denominazione di origine per tutto il prodotto.
  7. I seguenti vini devono essere sottoposti a un periodo di invecchiamento:
    3
    Vini durata di cui in legno decorrenza
    1° novembre
    dell’anno di
    “Boca” 34 18
    raccolta delle
    uve
    1° novembre
    dell’anno di
    “Boca” riserva 46 24
    raccolta delle
    uve
  8. E' ammessa la colmatura, con uguale vino, per non più del 10% del totale del volume nel corso
    dell'intero periodo di invecchiamento obbligatorio.
  9. Per i seguenti vini l'immissione al consumo è consentita soltanto a partire dalla data per ciascuno
    di essi di seguito indicata:
    Tipologia Data
    “Boca” 1° settembre del terzo
    anno successivo a
    quello della
    vendemmia
    “Boca” riserva 1° settembre del
    quarto anno
    successivo a quello
    della vendemmia
    Articolo 6
    Caratteristiche al consumo
  10. I vini a denominazione di origine controllata "Boca" all'atto dell'immissione al consumo devono
    rispondere alle seguenti caratteristiche:
    “Boca”
    -colore: rosso rubino con riflessi granato;
  • odore: caratteristico, fine ed etereo;
  • sapore: asciutto, sapido, armonico, giustamente tannico;
    -titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% Vol;
    "Boca" con menzione "vigna": 12,00% Vol.;
    acidità totale minima: 5,0 g/l;
    estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l;
    "Boca" riserva
    -colore: rosso rubino con riflessi aranciato;
    -odore: caratteristico, fine, ampio ed etereo;
    -sapore: asciutto, sapido, armonico, elegante, piacevolmente tannico
    titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% Vol.;
    "Boca" riserva con menzione "vigna": 12,50% Vol.;
    acidità totale minima: 5,0 g/l;
    estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.
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  1. E' facoltà del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali modificare i limiti
    dell'acidità totale e dell'estratto non riduttore minimo con proprio decreto.
    Articolo 7
    Designazione e presentazione
    1.Nella designazione e presentazione del vino a denominazione di origine "Boca" e “Boca” riserva
    è vietata l'aggiunta di qualsiasi qualificazione diversa da quelle previste dal presente disciplinare di
    produzione, ivi compresi gli aggettivi extra, fine, naturale, scelto, selezionato, vecchio e similari.
    2 Nella designazione e presentazione dei vini a denominazione di origine controllata "Boca" e
    “Boca” riserva, è consentito l'uso di indicazioni che facciano riferimento a nomi o ragioni sociali o
    marchi privati, purché non abbiano significato laudativo, non traggano in inganno il consumatore.
  2. Nella designazione del vino "Boca", la denominazione di origine può essere accompagnata dalla
    menzione «vigna» seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale purché la vinificazione e la
    conservazione del vino avvengano in recipienti separati e che tale menzione, venga riportata sia
    nella denuncia delle uve, sia nei registri e nei documenti di accompagnamento e che figuri
    nell’apposito elenco regionale ai sensi dell’art. 6 comma 8, del decreto legislativo n. 61/2010.
    La menzione “vigna” seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale deve essere riportata in
    etichetta con caratteri di dimensione inferiore o uguale al 50% del carattere usato per la DOC Boca
  3. Nella designazione e presentazione del vino "Boca" e “Boca” riserva, è obbligatoria l'indicazione
    dell'annata di produzione delle uve.
    Articolo 8
    Confezionamento
  4. Le bottiglie, in cui sono confezionati per la commercializzazione i vini "Boca" e “Boca” riserva
    anche con menzione vigna, devono essere di forma tradizionale, di vetro scuro, munite di tappo
    raso bocca.
  5. La capacità delle bottiglie deve essere quella consentita dalle vigenti leggi, ma comunque non
    inferiore a 18,7 cl e non superiore a 1.500 cl, con l'esclusione del contenitore da 200 cl.
    Articolo 9
    Legame con l’ambiente geografico
    A) Informazioni sulla zona geografica.
    Boca, piccolo paese della provincia di Novara, a m.t. 389 d’altitudine, a cui fanno da sfondo le colline,
    coltivate a vigneti , dietro le quali si intravedono le cime delle Alpi. Il “Boca” deve le sue peculiarità al
    terreno morenico che origina dal monte Rosa ,composto da argilla, sabbia, ciottoli di granito, porfido e
    sfaldature di rocce dolomitiche del Fenera che assumono una consistenza diversa secondo il sito. E’ una
    sovrapposizione di suoli alluvionali originaria del mare che ricopriva , pre-glaciazione, queste terre.
    I sistemi adottati nella coltura della vite mutarono gradualmente , perfezionando nei secoli la
    coltivazione e la qualità dei vitigni. L’esperienza maturata negli anni ha affinato la tecnica di
    coltivazione ,ottimizzando le rese produttive dei vitigni della zona della doc , ottenendo buoni tenori
    zuccherini , grandi profumi ed ottime evoluzioni nel tempo.
    B) Informazioni sulla qualità o sulle caratteristiche del prodotto essenzialmente o
    esclusivamente attribuibili all'ambiente geografico.
    La conformazione dei terreni, ha costretto, fin dai primi impianti all’uso di gradoni orizzontali, paralleli
    alle curve di livello, e di muri a secco. Nonostante le correnti da nord provenienti dal monte Rosa
    producano potenti escursioni giorno-notte, il riparo naturale del monte Fenera produce inverni miti,
    primavere temperate, estati e autunni caldi e soleggiati.
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    C) Descrizione dell'interazione causale fra gli elementi di cui alla lettera A) e quelli di cui
    alla lettera B).
    L' area viticola di Boca , è nella parte nord est del Piemonte .La vite, è per gli agricoltori di zona
    coltura antichissima e,risale a prima della colonizzazione romana.
    Articolo 10
    Riferimenti alla struttura di controllo
    Agroqualità S.p.A.
    Viale Cesare Pavese, 305
    00144 - ROMA
    Tel. +3906-54228675
    Fax +3906-54228692
    e-mail: agroqualita@agroqualita.it
    La Società Agroqualità è l’Organismo di controllo autorizzato dal Ministero delle politiche agricole
    alimentari e forestali, ai sensi dell’articolo 64 della legge n. 238/2016, che effettua la verifica
    annuale del rispetto delle disposizioni del presente disciplinare, conformemente all’articolo 19, par.
    1, 1° capoverso, lettera a) e c), ed all’articolo 20 del Reg. UE n. 34/2019, per i prodotti beneficianti
    della DOP, mediante una metodologia dei controlli combinata (sistematica ed a campione) nell’arco
    dell’intera filiera produttiva (viticoltura, elaborazione, confezionamento), conformemente al citato
    articolo 19, par. 1, 2° capoverso.
    In particolare, tale verifica è espletata nel rispetto di un predeterminato piano dei controlli,
    approvato dal Ministero, conforme al modello approvato con il DM 2 agosto 2018, pubblicato nella
    G.U. n. 253 del 30.10.2018.
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